Guida alla scelta del migliore generatore di ozono

Sanificare è oggi un imperativo per rendere gli ambienti chiusi più sicuri. Con l’emergenza del coronavirus, l’attenzione alla qualità dell’aria è diventata un’esigenza che riguarda tutti. Per una buona igienizzazione sia delle abitazioni private che dei luoghi pubblici con un’alta concentrazione di persone (uffici, locali commerciali, ristoranti) inizia a farsi largo sul mercato l’utilizzo di generatori di ozono, macchinari di piccole e medie dimensioni che producono il gas che può essere impiegato per la disinfezione dell’acqua, dell’aria, delle superfici e dei condotti di areazione.

L’obiettivo è neutralizzare la presenza del virus, ma più in generale, anche di agenti inquinanti che possono provocare fastidiose allergie o gravi patologie attraverso l’impiego di ozono, un gas riconosciuto dal Ministero della Salute come presidio naturale per la sterilizzazione degli ambienti contaminati.

Come funzionano gli ozonizzatori?

L’apparecchio, posizionato al centro di una stanza (in assenza di persone), emette delle scariche elettriche direttamente sulle particelle di ossigeno che entrano nel generatore e si trasformano così in ozono.  Il macchinario si accende solo per un breve periodo, determinato in base alle dimensioni della stanza, e viene azionato tramite un telecomando o una pulsantiera. Nel giro di pochi minuti, il gas pulisce l’ambiente eliminando batteri, acari e cattivi odori. 

L’ozonizzatore oltre a migliorare la qualità dell’aria è utile anche per purificare l’acqua, semplicemente applicandolo ad un rubinetto o a un qualsiasi impianto idrico.

Quale scegliere?

Ma come orientarsi nella scelta del generatore di ozono giusto, tra i tanti modelli presenti in commercio?

Le due principali caratteristiche che bisogna considerare prima di effettuare un acquisto riguardano:

  • la grandezza dell’ambiente in cui azionarlo;
  • il materiale di cui è fatto;
  • le dimensioni del prodotto;
  • la certificazione del prodotto.

HICLEAN può esserti d’aiuto. L’azienda tarantina che da anni opera nel settore della pulizia, sanificazione e igienizzazione dell’aria e dell’acqua, è leader nella produzione di ozonizzatori professionali, interamente made in Italy e con MARCHIO CE.

Nello specifico:

    • Ozopro3 produce 3g/h (grammi/ora) di ozono assicurando fino a 400 m3 di aria igienizzata che corrisponderebbe ad un ambiente ad uso domestico o commerciale (uffici e piccoli negozi di quartiere) di poco più di 120-130 m². La capacità di acqua in grado di sanificare è invece di 400 litri.
    • Ozopro7 produce invece 7 grammi di ozono all’ora riuscendo a sanificare fino a 1000 m3 di aria e 1000 litri di acqua. Questo generatore è adatto per ambienti medio grandi di circa 200 m² (negozi di abbigliamento, ristoranti, scuole e strutture sanitarie).
    • Ozopro15 è consigliato per la sanificazione di grandi spazi (industrie e capannoni industriali, ospedali, alberghi, grandi magazzini) dal momento che produce 15g/h di ozono con una copertura massima di 2000 m3 di aria igienizzata (arriva quindi a trattare spazi di oltre 250 m²) mentre per l’acqua ha una capacità di 2000 litri.

Tutti i prodotti HICLEAN sono realizzati in acciaio inox, dunque resistenti e durevoli nel tempo. Inoltre le ridotte dimensioni del macchinario e il suo design trasportatile, rendono più agevole il suo utilizzo da una stanza all’altra.

Per la tua sicurezza e quella degli altri scegli la qualità, affidati a HICLEAN.

Scarica la brochure della linea OZOPRO e confronta le caratteristiche.

Sanificazione ambienti con ozono

In prima linea per la sanificazione degli ambienti

La HICLEAN sta effettaudo divesi interventi con l’ozono negli uffici, e in altri luoghi chiusi.

La sanificazione avviene con la diffusione dell’ozono prodotto al momento.

Questo operazione deve essere effettuata da personale specializzato e ASSOLUTAMENTE non devono esservi persone.

Il potente effetto dell’ozono ha azione di biocida sui microorganismi in poco tempo.

Esempi di inattivazione Virus
Esempi di inattivazione Batteri

Sanificazione ambienti indoor con nebulizzazione disinfettanti

Svolgiamo attività di sanificazione e stiamo proponendo attività/servizio di Disinfezione e Sanificazione degli ambienti indoor.

Al termine dell’intervento sarà rilasciato un attestato a firma del Gruppo F.C. srl e del tecnico biologo che ne curerà l’esecuzione.


Gli obiettivi dei trattamenti, eseguiti da nostri tecnici specializzati, sono:

  • Eliminare microrganismi patogeni;
  • Evitare la ricontaminazione;
  • Limitare la possibilità di sopravvivenza e di crescita;
  • Garantiscono la disinfezione e l’igiene;
  • Consentono una disinfezione costante e ripetibile;
  • Sono complementari della fase di detergenza.

D.Lgs 31.01 – Acqua potabile e Piano di Sicurezza delle Acque

D.Lgs 31/01, D.M 14 giugno 2017 – Acqua potabile e Piano di Sicurezza delle Acque

L’attuale normativa sulla tutela delle acque destinate al consumo umano, sviluppata a livello europeo e trasposta sul piano nazionale, prescrive il rispetto di requisiti minimi di salubrità e qualità fisica, chimica, microbiologica e radiologica (valori di parametro) nel punto in cui le acque sono disponibili per il consumo. Il Decreto del Ministero della Salute 14/06/17 ha introdotto alcune modifiche agli allegati II e III al D. Lgs. 02/02/01, n.31 in materia di acque potabili “acque destinate al consumo umano”; in particolare per quanto riguarda i parametri microbiologici per i quali sono specificati metodi di analisi, e i parametri chimici e gli indicatori per i quali sono specificate le caratteristiche di prestazione.

Inoltre fa riferimento alla adozione del Piano di Sicurezza delle Acque o Water Safety Plan

La rispondenza delle acque ai requisiti di legge è regolamentata dall’integrazione di una serie di misure che partono dalla protezione della qualità delle risorse idriche captate, passano per l’efficacia e sicurezza dei sistemi di trattamento (volti a garantire la mitigazione da rischi potenzialmente associati all’acqua d’origine o alla distribuzione), e terminano con la garanzia igienica degli impianti di distribuzione fino al rubinetto di utilizzo per i consumatori finali. Su tali componenti si innesta come azione orizzontale la sorveglianza e il monitoraggio delle caratteristiche delle acque nei vari segmenti della filiera di captazione, potabilizzazione e distribuzione, operate dai gestori idrici e dalle autorità sanitarie.
Tenuto conto della complesso tema del controllo della contaminazione da contaminanti biologici e chimici, la HICLEAN HSEQ esegue delle indagini finalizzate a fornire le soluzioni tecniche/normative per la prevenzione, controllo e sanificazione secondo quanto predisposto dalla normativa nazionale ed europea, e indicando le norme di comportamento utili a ridurre al minimo tale rischio, promuovendo pratiche d’igiene appropriate per gli impianti idrici.

Istituto Superiore di Sanità – Rapporto ISS COVID-19 • n. 5/2020 – Ambienti INDOOR

Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2

Estratto
Misure generali per gli ambienti lavorativi

Negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione (Ventilazione Meccanica Controllata, VMC) che movimentano aria attraverso un motore/ventilatore e consentono il ricambio dell’aria di un edificio con l’esterno. Questi impianti devono mantenere attivi l’ingresso e l’estrazione dell’aria 24 ore su 24, 7 giorni su 7 (possibilmente con un decremento dei tassi di ventilazione nelle ore notturne di non utilizzo dell’edifico). In questo periodo di emergenza per aumentare il livello di protezione, deve essere eliminata totalmente la funzione di ricircolo dell’aria per evitare l’eventuale trasporto di agenti patogeni (batteri, virus, ecc.) nell’aria. In questa fase può risultare anche utile aprire nel corso della giornata lavorativa le finestre e i balconi per aumentare ulteriormente il livello di ricambio dell’aria.

La decisione di operare in tal senso spetta generalmente al responsabile della struttura in accordo con il datore di lavoro.

Acquisire tutte le informazioni sul funzionamento dell’impianto VCM (es. controllo dell’efficienza di funzionamento, perdite di carico, verifica del registro di conduzione, tempi di scadenza della manutenzione, tipo di pacco filtrante installato, interventi programmati, ecc.). Eventualmente se si è vicini ai tempi di sostituzione del pacco filtrante (per perdite di carico elevate, o a poche settimane dall’intervento di manutenzione programmata, ecc.), al fine di migliorare la filtrazione dell’aria in ingresso, sostituire con pacchi filtranti più efficienti (es. UNI EN ISO 16890:2017: F7-F9).

Negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione (Ventilazione Meccanica Controllata, VMC) che movimentano aria attraverso un motore/ventilatore e consentono il ricambio dell’aria di un edificio
con l’esterno. Questi impianti devono mantenere attivi l’ingresso e l’estrazione dell’aria 24 ore su 24, 7 giorni su 7 (possibilmente con un decremento dei tassi di ventilazione nelle ore notturne di non utilizzo dell’edifico). In questo periodo di emergenza per aumentare il livello di protezione, deve essere eliminata totalmente la funzione di ricircolo dell’aria per evitare l’eventuale trasporto di agenti patogeni (batteri, virus, ecc.) nell’aria. In questa fase può risultare anche utile aprire nel corso della giornata lavorativa le finestre e i balconi per aumentare ulteriormente il livello di ricambio dell’aria. La decisione di operare in tal senso spetta generalmente al responsabile della struttura in accordo con il datore di lavoro.

 

Download Rapporto ISS

Aerosol e stabilità sulle superfici di HCoV-19 (SARS-CoV-2) rispetto a SARS-CoV-1

medRxiv preprint doi: https://doi.org/10.1101/2020.03.09.20033217. The copyright holder for this preprint (which was not peer-reviewed) is the author/funder, who has granted medRxiv a license to display the preprint in perpetuity. This article is a US Government work. It is not subject to copyright un17 USC 105 and is also made available for use under a CC0 license.

 

Aerosol and surface stability of HCoV-19 (SARS-CoV-2) compared to SARS-CoV-1

Short author list: Neeltje van Doremalen, James O. Lloyd-Smith, Vincent J. Munster

(SARS-CoV-2, qui indicato come HCoV-19) comparso a Wuhan, in Cina alla fine del 2019, sta causando la odierna pandemia. Qui, analizziamo l’aerosol e la stabilità sulla superficie di HCoV-19 e lo confrontiamo con SARS-CoV-1, il coronavirus umano più strettamente correlato.

Abbiamo valutato la stabilità di HCoV-19 e SARS-CoV-1 negli aerosol e su diverse superfici e stimati i loro tassi di decadimento usando un modello di regressione bayesiana. Tutte le misurazioni sperimentali sono riportate come medie su 3 repliche.

HCoV-19 è rimasto vitale negli aerosol per tutta la durata del nostro esperimento (3 ore) con una riduzione del titolo infettivo da 103,5 a 102,7 TCID50 / L, simile alla riduzione osservata per SARS-CoV-1, da 104,3 a 103,5 TCID50 / mL.

L’HCoV-19 è stato più vitale su plastica e acciaio inossidabile e il virus vitale poteva essere rilevato fino a 72 ore dopo l’applicazione, sebbene il titolo del virus fosse notevolmente ridotto (plastica da 103,7 a 100,6 TCID50 / mL dopo 72 ore, acciaio inossidabile da 103,7 a 100,6 TCID50 / mL dopo 48 ore).

SARS-CoV-1 presentava una cinetica di stabilità simile (polipropilene da 103,4 a 100,7 TCID50 / ml dopo 72 ore, acciaio inossidabile da 103,6 a 100,6 TCID50 / ml dopo 48 ore). Nessun virus vitale è stato possibile rilevare dopo 4 ore su rame per HCoV-19 e 8 ore per SARS-CoV-1 o dopo 24 ore su cartone per HCoV-19 e 8 ore per SARS-CoV-1.

Entrambi i virus hanno mostrato un decadimento esponenziale del titolo del virus in tutte le condizioni sperimentali, come indicato dalla diminuzione lineare del log10 TCID50 / mL nel tempo.

HCoV-19 e SARS-CoV-1 hanno mostrato emivite simili negli aerosol, con stime mediane di circa 1,1-1,2 ore e intervalli credibili del 95% di [0,64, 2,64] ore per HCoV-19 e [0,78, 2,43] ore per SARS-CoV-1 (Figura 1C, Tabella S1). Anche le emivite sul rame erano simili tra i due virus.

Su cartone, HCoV-19 ha mostrato un’emivita considerevolmente più lunga di SARS-CoV-1.

Entrambi i virus hanno mostrato la massima vitalità su acciaio inossidabile e plastica: la stima dell’emivita media per HCoV-19 era di circa 5,6 ore sull’acciaio e 6,8 ore sulla plastica.

Le differenze stimate nell’emivita tra i due virus sono state esigue tranne che sul cartone.

I dati delle singole repliche erano notevolmente più evidenti per il cartone rispetto ad altre superfici, quindi si consiglia cautela nell’interpretazione di questo risultato.

I nostri risultati mostrano che la stabilità di HCoV-19 e SARS-CoV-1 nelle circostanze sperimentali testate è simile. Ciò indica che le differenze nell’epidemiologia di questi virus probabilmente derivano da altri fattori, tra cui alte cariche virali nel tratto respiratorio superiore e il potenziale per gli individui infetti da HCoV-19 di liberarsi e trasmettere il virus mentre sono asintomatici.

I nostri risultati indicano che la trasmissione di aerosol di HCoV-19 è plausibile, poiché il virus può rimanere vitale e infettivo negli aerosol per più ore e su superfici fino a giorni. Questo ci riporta all’esperienza con SARS-CoV-1, in cui queste modalità di trasmissione erano associate a eventi nosocomiali di diffusione e di copertura e fornisce indicazioni per misure di mitigazione della pandemia.

Indagini di igiene industriale, ambientale, occupazionale

HICLEAN HSEQ si occupa di sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita affrontando problemi correlati ai rischi di natura chimica, fisica e biologica.

Servizi Tecnici

  • valutazioni di Igiene Industriale, ossia emissioni di pareri o relazioni tecniche in seguito a richieste pervenute dai committenti;
  • controllo in ambiente di lavoro; cioè gli accessi presso la struttura oggetto di controllo. Il primo accesso serve pervisionare l’ambiente oggetto d’indagine, acquisire il maggior numero di informazioni possibili e richiedere l’eventuale documentazione necessaria per programmare il campionamento. Si verificherà per es. il processo produttivo, il ciclo di lavorazione, la presenza di inquinanti, di natura chimica, fisica o biologica, la presenza o meno di un impianto di ventilazione e condizionamento e quant’altro possa essere utile. Gli accessi successivi sono correlati all’esecuzione di campagne di monitoraggio;
  • studi in materia di Igiene Industriale, derivanti dall’attuazione di progetti di iniziativa della Direzione Regionale Sanità Pubblica o di altri Enti Governativi di Controllo.

Studi di Valutazione del Rischio Chimico e Biologico

Nell’ambito della valutazione dei rischi, così come prevista dall’art. 28 del D.Lgs. 81/08, si innesta la valutazione del rischio da agenti chimici e biologici/microbiologici per la quale la HICLEAN HSEQ, nella sua attuazione, osserva quanto specificatamente prescritto dalla norma.

Infatti, mentre in altri tipi di rischio la norma lascia una certa libertà nel modo in cui si perviene alla stima, a patto che siano chiari i criteri di riferimento impiegati, per questa viene fissato un preciso percorso da osservare, sia in termini di parametri da considerare che in termini di stima del rischio, come indicato all’art. 223 del Titolo IX del D.Lgs. 81/08.

La HICLEAN HSEQ pertanto, non prescinde dal trattare preliminarmente precisi argomenti, riguardanti il luogo di lavoro in oggetto, come:

  • le fasi dello studio di valutazione del rischio;
  • l’individuazione preliminare degli agenti chimici pericolosi;
  • i rischi ad essi connessi, considerando:
  • le proprietà pericolose di questi;
  • ogni informazione sulla salute e sicurezza desumibile dalle relative Schede dati di sicurezza;
  • il livello, il tipo e la durata dell’esposizione
  • le circostanze in cui si svolge il lavoro in presenza degli agenti chimici;
  • la quantità degli agenti chimici e dei preparati che li contengono o che li possono generare;
  • valori limite d’esposizione (TLV) e valori limite biologici (BEI);
  • l’influenza che le misure preventive e protettive già attuate, o di imminente attuazione, hanno sull’esposizione al rischio;
  • eventuali indicazioni desumibili dalla sorveglianza sanitaria attuata.

Gruppi di esposizione SEG

Oltre ad una disamina delle caratteristiche delle sostanze impiegate e delle relative vie d’esposi- zione, lo studio effettua l’analisi delle mansioni svolte nel processo lavorativo al fine di eviden- ziare:
• i rischi collegati alla configurazione del luogo di lavoro, con l’evidenziazione delle misure preventive generali e/o particolari implemen- tate;
• eventuali agenti chimici che possano svilup- parsi in seguito al processo lavorativo (trasfor- mazioni del prodotto o impurità).
È soprattutto l’approccio di analisi di mansione, facilita i successivi aggiornamenti del Documen- to di Valutazione del Rischio; infatti fornisce una descrizione della configurazione del luogo di la- voro precisa al punto da restare valida nel tempo, a parità di condizioni operative, per cui consente di circostanziare gli eventuali miglioramenti (mi- sure preventive) individuati, quindi agevola la re- visione e l’aggiornamento del documento.
Effettuato l’approccio preliminare, lo studio indi- vidua gli agenti chimici per i quali è utile scen- dere ad un livello più dettagliato di valutazione del rischio, allo scopo non solo di individuare il livello di rischio determinato da questi, ma an- che le situazioni di maggiore criticità, che mag- giormente vi contribuiscano. E’ su queste, infine, che si focalizza l’attenzione, effettuando una proposta di programma di interventi preventivi per ridurre o eliminare il rischio chimico residuo.

Rischio chimico

Identificazione e determinazione degli inqui- nanti di natura chimica relativamente all’inqui- namento dell’aria e alla esposizione professio- nale, sia in supporto alla valutazione dei rischi secondo le disposizioni di legge, sia in rapporto alle condizioni di lavoro per la ricerca di presunte sorgenti di inquinamento.

Rischio biologico

Identificazione e determinazione degli inqui- nanti di natura microbiologica relativamente all’inquinamento dell’acqua e dell’aria e alla esposizione professionale, sia in supporto alla valutazione dei rischi secondo le disposizioni di legge, sia in rapporto alle condizioni di lavoro per la ricerca di presunte sorgenti di inquinamento.

Microclima

Definizione e valutazione delle condizioni di “stress termico” per gli ambienti caldi e del “be- nessere individuale” per gli ambienti moderati mediante la rilevazione e il calcolo degli specifici indici microclimatici.
2.1.4. Ventilazione
Studio delle condizioni di ambientamento rela- tivamente ai movimenti d’aria tramite il bilancio dei volumi d’aria in gioco e le misure della con- centrazione di anidride carbonica, espressione del grado di occupazione degli ambienti.

Relazioni tecniche ARIA

• Agenti chimici aerodispersi
• Agenti microbiologici/biologici aerodispersi • Fumi da saldatura
• Qualità dell’aria in un ambiente indoor
• Qualità dell’aria in un ambiente esterno
• Esposizione all’amianto
• Contaminazione microbiologica dell’aria
• Qualità dell’aria nelle discariche
• Soluzioni tecnologiche per la prevenzione

Relazioni tecniche Acqua

• Agenti microbiologici
• Agenti chimici
• Agenti biologici
• Soluzioni tecnologiche per la prevenzione

Servizi tecnici

Assistenza tecnica e amministrativa, rapporti con gli Enti, misurazioni ambientali, analisi chimiche e microbiologiche (accreditate Accredia), perizie tecniche, consulenza legale-amministrativa per aria e acqua.

Normativa tecnica aria

Gli impianti industriali e i laboratori artigianali che eseguono attività che generano emissioni di sostanze aeriformi, polveri e fumi nell’atmosfera sono oggetto di controlli sulla qualità e quantità delle sostanze emesse. La Pubblica Amministra- zione richiede sempre più di fornire ai cittadini risposte concrete e attendibili sulla qualità dell’a- ria che respiriamo.
Dovendo oggi confrontarsi con le linee guida per il contenimento delle emissioni, in continua evoluzione, con la fissazione dei livelli consentiti e con le pratiche di au- torizzazione che possono condizionare il rilascio di autorizza- zioni all’esercizio delle attività, risulta evidente che l’aspetto “emissioni” dell’attività produttiva, nell’ambito dell’economia aziendale, deve essere oggetto di massima attenzione.

Servizio di campionamento/analisi/valutazione dell’aria

Servizi in grado di rispondere in modo efficiente alle pro- blematiche relative alle sostanze aeriformi immesse nell’am- biente dagli impianti:
• Campionamento/Analisi delle emissioni;
• Assistenza per la richiesta di autorizzazione per la messa in esercizio degli impianti a potenziale inquinamento atmo- sferico;
• Assistenza tecnico-amministrativa nell’iter di rilascio delle autorizzazioni e gestione degli adempimenti prescritti per impianti esistenti, modifiche ad impianti esistenti, impianti nuovi;
• Progettazione, realizzazione e controlli periodici di impianti di abbattimento inquinanti atmosferici;
• Studi sulla dispersione degli inquinanti in atmosfera. Normativa tecnica Acqua
Qualsiasi tipo di produzione industriale o di unità abitativa utilizza acqua e dà origine a reflui. La disciplina generale per la tutela delle acque superficiali, marine e sotterranee ha lo scopo di prevenire l’inquinamento delle risorse idriche. Il rag- giungimento di questo obiettivo è possibile grazie al rispetto dei valori limite di tutti quei parametri (metalli, solventi, oli, batteri..) che, se versati nelle acque in concentrazioni supe- riori a quelle consentite, sarebbero causa di inquinamento.

Servizio di campionamento/analisi/valutazione dell’acqua

Dalla valutazione del problema alle proposte di soluzione, realizzazione degli interventi risolutivi e monitoraggio perio- dico, analitico e funzionale; tenendo sempre presenti sia la normativa vigente che le soluzioni tecniche all’avanguardia:
• Progettazione, realizzazione, controllo analitico e manuten-
zione di impianti delle acque industriali e civili;
• Campionamento/analisi chimiche delle acque potabili;
• Campionamento/analisi chimiche e microbiologiche delle
acque industriali;
• Ottimizzazioni tecnologiche di impianti esistenti per un
corretto uso dell’acqua;
• Assistenza tecnico-amministrativa per pratiche di autoriz-
zazione allo scarico e per concessioni di emungimento di
acque pubbliche;
• Assistenza tecnica per contenziosi in sede legale;
• Perizie e studi su inquinamenti di falde acquifere.

Relazioni Tecniche sul Rischio

 
 

Rischio chimico

Identificazione e determinazione degli inquinanti di natura chimica relativamente all’inquinamento dell’aria e alla esposizione professionale, sia in supporto alla valutazione dei rischi secondo le disposizioni di legge, sia in rapporto alle condizioni di lavoro per la ricerca di presunte sorgenti di inquinamento.

Rischio biologico 

Identificazione e determinazione degli inquinanti di natura microbiologica  relativamente all’inquinamento dell’acqua e dell’aria e alla esposizione professionale, sia in supporto alla valutazione dei rischi secondo le disposizioni di legge, sia in rapporto alle condizioni di lavoro per la ricerca di presunte sorgenti di inquinamento.

Microclima

Definizione e valutazione delle condizioni di “stress termico” per gli ambienti caldi e del “benessere individuale” per gli ambienti moderati mediante la rilevazione e il calcolo degli specifici indici microclimatici.

Ventilazione

Studio delle condizioni di ambientamento relativamente ai movimenti d’aria tramite il bilancio dei volumi d’aria in gioco e le misure della concentrazione di anidride carbonica, espressione del grado di occupazione degli ambienti.
Radon e ventilazione

Relazioni tecniche Aria

  • Agenti chimici aerodispersi
  • Agenti microbiologici/biologici aerodispersi
  • Fumi da saldatura
  • Qualità dell’aria in ambiente indoor
  • Qualità dell’aria in ambiente esterno
  • Esposizione all’amianto
  • Contaminazione microbiologica dell’aria
  • Qualità dell’aria nelle discariche
  • Soluzioni tecnologiche per la prevenzione

Relazioni tecniche Acqua

  • Agenti microbiologici
  • Agenti chimici 
  • Agenti biologici
  • Soluzioni tecnologiche per la prevenzione

Sanificazione impianti aria

La sanificazione degli impianti aeraulici previene seri rischi per la salute, ed è un obbligo di legge che attribuisce la responsabilità della salute negli ambienti lavorativi al datore di lavoro. 

Il trasporto microbico avviene per inalazione, mettendo in serio pericolo la salute di chi vive ed opera in ambienti con areazione controllata. 

Principali rischi biologici negli ambienti: Legionellosi, Sars, Meningite o irritazione degli occhi e delle vie respiratorie.

All’interno degli impianti di condizionamento si deposita particolato polveroso, nel quale si trovano allo stato libero forme batteriche patogene, come microrganismi e batteri. In tali ambienti il batterio trova nutrimento e riparo da condizioni ambientali che altrimenti sarebbero in grado di uccidere o inibire le forme a vita libera. La manutenzione ordinaria degli impianti di canalizzazione dell’aria (cambio di ltri dell’aria nelle UTA, split, francoil, ecc..) spesso non basta a contrastare in maniera efficace il proliferare dei contaminanti chimici e biologici.

I RISCHI PIÙ FREQUENTI BIOCONTAMINAZIONE DA LEGIONELLA

Lo scadimento della qualità dell’aria nei luoghi chiusi (ospedali, uffici, ambienti industriali, ecc.) è dovuto ai livelli di inquinamento esterno e alle numerose sorgenti interne. L’insieme di questi elementi determina concentrazioni di inquinanti quali: composti organici volatili, diossidi di azoto, ossidi di carbonio, formaldeide, radon, microrganismi allergizzanti, in quantità anche superiori all’esterno. 

La Legionella è un agente biologico patogeno in grado di indurre la polmonite batterica nell’uomo che, in alte percentuali, ha esito mortale.
Questo batterio è molto diffuso in natura, il microrganismo può facilmente diffondersi negli ambienti umidi artificiali (reti di distribuzione dell’acqua potabile, impianti idrici dei singoli edifici, impianti di climatizzazione,
piscine ecc.) che ne possono agevolare l’amplificazione e la diffusione.
Predilige gli habitat acquatici caldi, si riproduce tra i 25 e 42°C, ma è in grado di sopravvivere in un range di temperatura molto ampio (tra i 5,7 e i
63 °C) con valori di pH compresi tra 5,5 e 8,1.
I batteri possono penetrare nell’ospite attraverso le vie respiratorie in seguito ad inalazione di aria contaminata. Raggiunti i polmoni, i batteri vengono fagocitati dai macrofagi alveolari, che però non sono in grado di ucciderli o inibirne
la crescita: la Legionella riesce, infatti, ad eludere i loro meccanismi microbicidi e si moltiplica no a provocarne la lisi con conseguente rilascio di progenie batterica in grado di infettare altre cellule. 

Le infezioni da Legionella sono considerate un problema emergente in Sanità Pubblica, tanto che sono sottoposte a sorveglianza speciale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, della Comunità Europea e dell’Istituto Superiore di Sanità. 

La qualità dell’aria

La qualità dell’aria all’interno degli ambienti è un requisito indispensabile per la salute e il benessere di tutti. La trascuratezza degli impianti aeraulici  sono causa di trasporto microbico e quindi di contagi di malattie, come la Legionella, la Sars e la Meningite.

La programmazione degli interventi di pulizia e sanificazione degli impianti garantiscono la qualità dell’aria indoor e molteplici vantaggi, in termini di efficienza e risparmio energetico.

HICLEAN opera seguendo le metodologie, i protocolli e gli standard della NADCA (National Air Duct Cleaners Association), la più grande autorità di riferimento a livello mondiale per la pulizia e bonifica degli impianti aeraulici.

ORIGINE DEI PROBLEMI DI INQUINAMENTO DELL’ARIA INDOOR

Il Rischio Biologico

Relazione Tecnica di Sanificazione

Il controllo è sia qualitativo che procedurale.

La verifica considera i seguenti parametri:

• Immagini pre e post bonifica: le immagini ed i  filmati rappresentano la totalità dell’impianto e dei suoi apparati

• Documentazione cartacea prodotta dalla squadra tecnica:

   – posizionamento dei punti di prelievo fisici e microbiologici,

   -posizionamento e identificazione delle immagini

   -compilazione dei report e della documentazione fornita

• Completezza dell’intervento: l’impianto è trattato nella sua complessità̀, dalla presa dell’aria esterna fino all’ultimo terminale

• Rispetto delle tempistiche e del cronoprogramma

• Campionamenti fisici e microbiologici: rispettano quanto previsto nel progetto di bonifica sia nel numero che nel posizionamento

•Schema impianto: deve rappresentare tutto lo sviluppo dell’impianto e su di esso devono essere rappresentati tutti gli apparati esistenti e le portine di ispezione installate

• Modifiche al progetto di bonifica originale: devono essere registrate, con relative motivazioni e persone coinvolte, tutte le modifiche apportate al progetto originale

 

HICLEAN al termine della BONIFICA fornisce la Relazione Tecnica che contiene:

1) Anagrafica della Committenza e del cantiere in oggetto

2) Date di inizio e fine lavori

3) Personale impiegato per le operazioni di bonifica

4) Referente della Committenza

5) Supervisore tecnico del cantiere (ASCS)

6) Normative e standard di riferimento

7) Descrizione tecnica degli impianti interessati dalle operazioni di bonifica

8) Descrizione dettagliata delle operazioni effettuate

9) Analisi dei risultati

10) Conclusioni: ad impianto pulito si fornisce una registro per proporre un piano di controllo e monitoraggio, comprensivo di un programma di ispezioni tecniche di sorveglianza.

11) Allegati:

a. Rapporti di prova del laboratorio analisi

b. Immagini e filmati suddivisi per punto di ispezione pre e post bonifica

c. Planimetria o schema degli impianti con localizzazione dei punti di accesso (forniti dal committente)

d. Schede tecniche e di sicurezza dei prodotti chimici impiegati

e. Certificati di taratura degli eventuali strumenti utilizzati

Servizi Tecnici Aria

 
 

Assistenza tecnica e amministrativa, rapporti con gli Enti, misurazioni ambientali, analisi chimiche e microbiologiche (accreditate Accredia), perizie tecniche, consulenza legale-amministrativa per aria e acqua.

Normativa tecnica aria

Gli impianti industriali e i laboratori artigianali che eseguono attività che generano emissioni di sostanze aeriformi, polveri e fumi nell’atmosfera sono oggetto di controlli sulla qualità e quantità delle sostanze emesse.

La Pubblica Amministrazione richiede sempre più di fornire ai cittadini risposte concrete e attendibili sulla qualità dell’aria che respiriamo.

Dovendo oggi confrontarsi con le linee guida per il contenimento delle emissioni, in continua evoluzione, con la fissazione dei livelli consentiti e con le pratiche di autorizzazione che possono condizionare il rilascio di autorizzazioni all’esercizio delle attività, risulta evidente che l’aspetto “emissioni” dell’attività produttiva, nell’ambito dell’economia aziendale, deve essere oggetto di massima attenzione.

Servizio di campionamento/analisi/valutazione dell’aria

  • Servizi in grado di rispondere in modo efficiente alle problematiche relative alle sostanze aeriformi immesse nell’ambiente dagli impianti:
  • Campionamento/Analisi delle emissioni;
  • Assistenza per la richiesta di autorizzazione per la messa in esercizio degli impianti a potenziale inquinamento atmosferico;
  • Assistenza tecnico-amministrativa nell’iter di rilascio delle autorizzazioni e gestione degli adempimenti prescritti per impianti esistenti, modifiche degli esistenti, impianti nuovi;
  • Progettazione, realizzazione e controlli periodici di impianti di abbattimento inquinanti atmosferici;
  • Studi sulla dispersione degli inquinanti in atmosfera.

Normativa tecnica Acqua

Qualsiasi tipo di produzione industriale o di unità abitativa utilizza acqua e dà origine a reflui. La disciplina generale per la tutela delle acque superficiali, marine e sotterranee ha lo scopo di prevenire l’inquinamento delle risorse idriche. Il raggiungimento di questo obiettivo è possibile grazie al rispetto dei valori limite di tutti quei parametri (metalli, solventi, oli, batteri) che, se versati nelle acque in concentrazioni superiori a quelle consentite, sarebbero causa di inquinamento.

Campionamento, analisi e valutazione dell’acqua

Dalla valutazione del problema alle proposte di soluzione, realizzazione degli interventi risolutivi e monitoraggio periodico, analitico e funzionale; tenendo sempre presenti sia la normativa vigente che le soluzioni tecniche all’avanguardia:

  • Progettazione, realizzazione, controllo analitico e manutenzione di impianti delle acque industriali e civili;
  • Campionamento/analisi chimiche delle acque potabili;
  • Campionamento/analisi chimiche e microbiologiche delle acque industriali;
  • Ottimizzazioni tecnologiche di impianti esistenti per un corretto uso dell’acqua;
  • Assistenza tecnico-amministrativa per pratiche di autorizzazione allo scarico e per concessioni di emungimento di acque pubbliche;
  • Assistenza tecnica per contenziosi in sede legale.

Piano di Controllo – Ispezione Tecnica di Sorveglianza Periodica

 

Un ASCS dell’AZIENDA al termine delle operazioni di bonifica dell’impianto indica le tempistiche da rispettare nello svolgimento delle visite ispettive sugli impianti, al fine di verificare lo stato igienico degli stessi.

L’AIISA consiglia, al primo approccio con l’impianto, di effettuare quattro ispezioni tecniche a sei mesi di distanza l’una dall’altra; una volta raccolti i primi dati e dall’analisi dei risultati può essere realizzato il piano di controllo e monitoraggio che preveda di effettuare ispezioni tecniche di sorveglianza con cadenze determinate dai risultati stessi.

Schema delle ispezioni per la pulizia degli impianti HVAC (Intervalli raccomandati)

Classificazione uso edificioCentrali di condiziona mento ariaCondotto di mandataCondotto di ripresa/ Condotto di espulsione
Residenziale1 anno2 anno2 anno
Commerciale1 anno1 anno1 anno
Sanità1 anno1 anno1 anno
Industriale1 anno1 anno1 anno
Marina1 anno2 anno2 anno